“Questo è un luogo di profondi silenzi e chiassoso frastuono”

Il gioco euristico e la manipolazione

Il gioco euristico (dal greco eurisko, che significa trovare, scoprire e raggiungere la comprensione di una cosa), consiste nel dare ai bambini una grande quantità di oggetti diversi e contenitori di diversa natura con i quali i bambini possono giocare spontaneamente sperimentando come utilizzarli.

Attraverso la manipolazione di diversi elementi si sviluppa la sensibilità tattile ed il coordinamento oculo-manuale; il bambino apprende il concetto dentro-fuori, di quantità e di trasformazione della materia. I materiali usati sono molteplici: didò, pongo, sabbia, carta, farina, pastina e anche tazzine, colini, imbuti, secchielli e ciotoline che serviranno a riempire, svuotare e travasare.

Attività grafiche

Il bambino può esprimersi con uno strumento a lui particolarmente congeniale come il disegno, sperimentando la possibilità di cambiare l’aspetto di un foglio bianco attraverso tecniche diverse: dalla pittura con le dita, all’uso di spugne e pennarelli, per passare poi al collage, ai gessetti e a numerosi altri materiali che aiutano lo sviluppo della creatività e della motricità fine.

Tutto il corpo può essere coinvolto: i piedi per lasciare impronta, il corpo nudo per percepire nuove sensazioni date dai colori.

Attività di gioco simbolico

I bambini provano a fare le cose dei grandi (“facciamo finta che io sono …”) ricreando situazioni della vita quotidiana: la mamma che va a fare la spesa, il papà che guida la macchina, il dottore che li visita.

Hanno così la possibilità di imitare e fare propri i gesti quotidiani degli adulti, sperimentare i ruoli sociali e le varie identità, elaborando il loro vissuto quotidiano e dando un senso a se stessi e alla realtà.

Attività musicali

L’esplorazione sonora diventa occasione di crescita cognitiva, perché permette di conoscere e riconoscere le diverse sonorità e di acquisire comportamenti di collaborazione fortemente socializzanti. Arricchiscono la capacità di comunicazione del bambino e se accompagnate al movimento facilitano lo sviluppo della coordinazione motoria.

I bambini costruiscono i loro strumenti musicali e imparano tante canzoncine e filastrocche, provando tutti insieme a mimarle e sviluppando così il senso del ritmo, la memoria e la socializzazione.

Attività cognitive

Vengono proposti giochi come puzzle, incastri, costruzioni, riconoscimento e associazione di figure che oltre a favorire lo sviluppo delle capacità intellettive, permettono anche lo sviluppo della coordinazione occhio-mano e delle capacità spazio-temporali.

Sottoforma di gioco si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni, sensazioni tattili, relazioni spaziali

Attività teatrali

Usando la fantasia e l’immaginazione i bambini rappresentano il magico mondo delle favole. Con un cappello, un mantello o degli occhiali si trasformano in una strega o in un principe.

È un’occasione speciale per superare le incertezze e le paure identificandosi con i personaggi interpretati, per imparare a conoscersi e conoscere l’altro.

Attività di lettura

Leggere ai nostri bambini è un’ esperienza socializzante ricca di competenze narrative, linguistiche ed espressive, di attenzione e sensibilità nei confronti del libro. Nei momenti di distensione viene proposta la lettura delle favole che favorisce lo sviluppo del linguaggio e stimola le capacità di concentrazione e di ascolto, la fantasia e l’immaginazione. Le fiabe aiutano inoltre i piccoli a rilassarsi e a superare ansie e paure.

Per i più piccoli il libro è  un oggetto di gioco da esplorare, toccare, aprire, chiudere, sfogliare, succhiare.

Attività natura

Grazie all’ampio giardino attrezzato, possiamo consentire ai nostri bimbi di rapportarsi alla natura sin dalla più tenera età, godendo di tantissime e preziose esperienze all’aria aperta.

I piccoli avranno la possibilità di giocare con elementi naturali come l’acqua, la terra, l’erba, le piante e impareranno ad occuparsi di un piccolo orticello.

Il risveglio del corpo

Il corpo rappresenta il primo strumento di conoscenza e di relazione che i bambini utilizzano fin dal momento della nascita. Attraverso il corpo essi ricevono ed inviano messaggi, percepiscono attivamente il mondo esterno, avviano un processo graduale di differenziazione fra sé e l’ambiente, passano progressivamente dalla dipendenza all’autonomia esprimono i bisogni, le reazioni, le emozioni, i sentimenti.

Tali processi di crescita avvengono via via che i bambini acquisiscono maggiore autonomia di movimento, maturano e si evolvono dal punto di vista motorio.

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Acqua-motricità

Acqua e movimento: il connubio perfetto per un bambino. Ogni anno le educatrici ripropongono alle famiglie dei bambini più grandi di partecipare ad una esperienza di acqua-motricità di gruppo. La genesi di questo microprogetto deriva da una vera e propria necessità per il bambino di raggiungere autonomie al di fuori dell’ambito famigliare e del nido ed è proprio questa attrazione verso l’acqua che li aiuta in questa incredibile conquista.

Le interazioni motorie fra i bambini e gli spazi, i bambini e gli oggetti, i bambini e gli altri costituiscono sistemi attivi di relazione mediante i quali imparano ad autoregolarsi, a condividere, ad adottare modelli di comportamento, a vincere paure ed emozioni. In questo senso tutte le situazioni che favoriscono le attività motorie si propongono come strutture di sostegno che permettono:

  • Di proporre ai bambini esperienze non casuali ed estemporanee, ma inserite in un percorso coerente di crescita;
  • Di leggere i comportamenti motori e cognitivi di ciascuno di loro per poi predisporre altre situazioni motivanti alla crescita sul piano motorio come è per noi l’acqua-motricità.

Vincere la paura dell’acqua, affrontare quest’elemento con gli amici fare esperienza comunitaria fuori dal nido porta il bambino ad assumere ancora più consapevolezza motoria e di comportamento.

Psico-motricità

Unità di corpo e mente…consideriamo il corpo come la prima modalità conoscitiva del bambino: un neonato si esprime subito sia a livello cognitivo che a livello affettivo attraverso i sensi (bocca, occhi, mani, udito). Ecco che la psico-motricità cerca di mettere il bambino nella condizione di abitare il proprio corpo dirigendolo verso un piacere senso-motorio e ad una crescita equilibrata.

Alcuni traguardi di sviluppo che si riusciranno a raggiungere:

  • Manifestare fantasie, paure e conflitti
  • Rispettare semplici regole
  • Relazionarsi con gli amici
  • Coordinare i movimenti globali del corpo
  • Ripetere un’azione in sequenza
  • Misurarsi in attività motorie inconsuete
  • Acquisire maggiore equilibrio
  • Mantenere la posizione eretta
  • Sperimentare materiali
  • Esplorare spazi
  • Scoprire gli arti inferiori
  • Acquisire padronanza motoria
  • Aumentare la tonicità del corpo
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